Admin e Mods

:: Benvenuti :: Welcome :: Da Ottobre 2003 :: Maggio 2009 :: Il B-side forum è vietato ai minori ::

Maggio 2009

Pandado

Simpatia Osè

Robyk

ibrahimovich87

mvalda

gianlucala

fux

teresio

Realizzato per amore del B-side e della bellezza femminile.

Da 4 anni solo il meglio per voi

Gemellaggi

Celebrity in Pantyhose :: FORUMANDO :: Vip Bellissime :: ipergnocche :: Vere Esibizioni

Risoluzione consigliata 1024x768

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Campionato di calcio Serie A stagione 2018/2019

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2019 00:22
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Roma-Sassuolo 3-1: gol di Perotti (rigore), Schick, Zaniolo e Babacar

I giallorossi tornano alla vittoria in campionato e salgono al settimo posto a -1 dal Milan.
I neroverdi si fermano dopo 5 risultati utili consecutivi



Di Francesco si porta a casa una vittoria preziosissima (GUARDA QUI IL TABELLINO), ritrova finalmente uno Schick positivo (al netto di qualche sbavatura) e resta a -4 dalla zona Champions, obiettivo minimo dei giallorossi. Il Sassuolo invece gioca una partita per alcuni versi scriteriata, lasciando spazi infiniti dove la Roma si infila e fa male. Gli ospiti vivono di iperboli e sbilanciamenti, regalando di fatto la partita ideale alla Roma di Di Francesco, che quando trova avversari così va a nozze. E se il passivo per i neroverdi non è più pesante (3-1) è solo per merito di un ottimo Consigli, che piazza almeno tre parate decisive.

NEL SEGNO DI PATRIK — Di Francesco ritrova finalmente dal via Perotti, che non giocava titolare oramai dal 23 settembre, a Bologna. De Zerbi invece lascia fuori Lirola, Di Francesco e Sensi, cambiando volto al suo Sassuolo. Accolto tra i fischi dell'Olimpico, stavolta Schick mette da parte le paure e lascia il segno. Prima si guadagna il rigore (fallo di Ferrari in verticale) trasformato da Perotti, poi va via da solo e insacca solitario il 2-0, saltando Consigli a tu per tu. In generale è De Zerbi a lasciare troppo campo, con una difesa alta che lascia praterie inattese dove la Roma trova verticalità e affondi. Eppure la sfida era iniziata con un brivido per i giallorossi, con un rinvio sbagliato di Olsen su cui Berardi aveva quasi trovato il gol da 25 metri. E prima del 2-0 il Sassuolo era andato a mezzo centimetro (letteralmente) dal pareggio, con un angolo svirgolato da Schick che sbatte sulla traversa e poi sulla parte interna della linea di porta. Insomma, sembra gol, ma la tecnologia dimostra che per mezzo centimetro o giù di lì non lo è. Scampato il pericolo la Roma si riorganizza, mette paura a Consigli con una bella combinazione Under-Florenzi-Under e poi trova il 2-0. Messo al sicuro il risultato, i giallorossi trovano spazi e corsa per rendersi ancora pericolosi con Perotti, Schick e Zaniolo. Il ritorno di Perotti, per quanto ancora non brillantissimo, fa la differenza. L'argentino ha spunti e voglia, oltre che regalare quell'imprevedibilità che è a lungo mancata all'attacco giallorosso.


AFFONDI GIALLOROSSI — E la ripresa si apre ancora all'insegna di Schick, che però stavolta (10') si divora il 3-0 di testa, appoggiando su Consigli di testa, da solo davanti al portiere neroverde. Passano solo quattro minuti però che la Roma il 3-0 lo trova davvero, con un colpo da maestro di Zaniolo, che prima brucia in velocità Ferrari, poi mette a sedere sia lui sia Consigli e beffa il portiere avversario con un cucchiaio morbido "alla Totti". Bravissimo Zaniolo, inguardabile ancora una volta il Sassuolo, capace di lasciare oltre 30 metri di campo agli affondi giallorossi, con la difesa sempre alta e sbilanciata. Al 31' Consigli nega il poker giallorosso prima a Kluivert e poi a Under, in mezzo Schick lascia il campo e i fischi iniziali diventano applausi. Poi è ancora Consigli a negare il gol a Kolarov, con la Roma che oramai trova spazi ovunque per far male. Il Sassuolo ha una fiammata con Di Francesco, ma Olsen è bravo a dire di no. Poi in extremis arriva il 3-1 di Babacar. Poi tutti via, pensando agli scontri diretti con Parma e Atalanta del fine settimana.

Andrea Pugliese

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/12/2018 23:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Spal-Udinese, pari senza emozioni: 0-0

Lo scontro salvezza finisce in parità.
I padroni di casa possono recriminare maggiormente per la
traversa colpita su punizione da Petagna nel primo tempo



Un pareggino senza spettacolo e pochissimi tiri in porta: così la Spal deve rimandare al 2019 il ritorno alla vittoria in casa – che manca da tre mesi – ma tiene almeno a distanza l’Udinese, che rimedia un punticino e allunga di poco la distanza dal Bologna terzultimo.

PRIMO TEMPO — Spal e Udinese si specchiano nel proprio non brillantissimo momento e nello schieramento di partenza: 3-5-2 contro 3-5-2 (più tendente al 5-3-2 da parte friulana) che toglie presto spettacolarità alla partita. La Spal si accende quando Lazzari spende le sue corse: al 15’ una sua percussione innesca una punizione che Petagna fa girare sulla parte alta della traversa, mentre al 20’ l’esterno spallino dal fondo crossa sul secondo palo dove ancora Petagna, di testa, alza la mira. Poi tanti passaggi sbagliati, sfide podistiche, poco calcio. Al 32’ Valoti a centro area cerca lo stop di petto su cross di Missiroli, Musso in uscita bassa lo ferma. L’unica chance per l’Udinese al 46’: De Paul conduce palla per cinquanta metri in contropiede, quattro suoi compagni corrono solo dritto verso la porta e a lui non resta che la conclusione, messa in angolo da Gomis.

SECONDO TEMPO — Non si vede molto di più nella ripresa. Che l’Udinese sembra iniziare meglio – testa di Troost-Ekong alta su angolo di De Paul al 7’ e sinistro largo di Larsen al 10’ – ma non dura molto. Tanti lanci, tanti cross, pochi pericoli. Al 21’ Schiattarella prova ad agitare le acque con un inserimento centrale e di testa impegna in angolo Musso. La Spal perde al 18’ Lazzari per infortunio – entrata di D’Alessandro sulla caviglia destra, neanche fischiata – e la spinta diminuisce ulteriormente, nonostante il passaggio al 4-4-2 con Costa terzino sinistro. Tra cambi ed errori, la partita scivola via senza emozioni, anche se al 36’ Fares salva su Lasagna in mischia.

Alex Frosio

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/12/2018 23:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Serie A, Torino-Empoli 3-0:
i granata dominano e tornano alla vittoria

La squadra di Mazzarri si impone con nettezza grazie alle reti di Nkoulou, De Silvestri e Iago Falque



L'elastico si allunga proiettando il Toro di nuovo in zona Europa, un punto sopra il gruppone dei rivali più considerati e immediatamente alle spalle di Roma e Milan. Il successo su un Empoli in formato mignon viene prodotto, nella sostanza, dalle incursioni di due difensori, Nkoulou e De Silvestri, a cavallo tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo. La terza rete è il frutto di un'azione personale di Iago Falque e serve per lo spettacolo. Successo netto, quindi, di quelli che non lasciano strascichi o dubbi: ampiamente meritato, punto e basta.

TRIDENTE — Mazzarri lo ottiene mettendo in campo contemporaneamente i tre attaccanti e quindi variando il suo schema di riferimento: Belotti e Zaza hanno alle spalle i suggerimenti di Iago Falque. Che poco prima della mezz'ora ruba palla in mezzo al campo al giovane Bennacer e s'invola, poi sul movimento a incrociare di Belotti gli serve un rasoterra al bacio sul quale il centravanti impatta in corsa, di sinistro: palo basso a portiere fuori causa.

CONTROLLO — È l'azione più pericolosa di un primo tempo controllato in lungo e in largo dai granata. Unico sussulto ospite un tiro da lontano di Traorè, peraltro alto sulla traversa. Ichazo, che a un certo punto ricorre al massaggiatore per un problemino muscolare, non deve andare oltre quattro-cinque rinvii di piede.

NKLOU — Eppure questo Empoli in serata di luna calante riesce a tenere botta sino a un minuto dall'intervallo, quando Nkoulou, proponendosi in mezzo all'area su angolo di Baselli, trova uno dei suoi stacchi immarcabili (vedi Spal) e gira in rete di testa nonostante Silvestre vada in opposizione e sfiori pure la sfera.

CHE SINISTRI — In avvio di ripresa, prima che Iachini possa correre ai ripari, ecco che il Torino mostra il suo lato spettacolare. Lollo De Silvestri conquista palla ai venti metri e se la porta da destra verso il centro senza trovare grande opposizione. Così ha lo spazio e la capacità di lasciar partire un sinistro forte e angolato che plana giusto nel sette senza lasciare scampo al portiere. Più o meno la stessa azione la interpreta Iago Falque alla mezz'ora: la sua conclusione mancina, sempre dal limite, è una rasoiata nell'angolo basso. Applausi per tutti, ma ora per gustarsi come si deve il Cenone bisogna saltare un ostacolo alto: la Lazio a casa sua.

Nicola Cecere

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/12/2018 23:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Inter-Napoli 1-0: gol di Lautaro, Koulibaly e Insigne espulsi

Decide l'argentino, entrato in un finale convulso.
La Juve scappa a +9 sugli azzurri, cinque punti sopra Spalletti


E alla fine spunta Lautaro, dal nulla, quando il terzo 0-0 consecutivo tra Inter e Napoli appare scritto. Un lampo da centravanti vero e un’esultanza veemente per un gol pesante che magari lo aiuterà a togliersi di dosso la scomoda etichetta di vice Icardi. E stavolta se papà twitterà, lo farà solo per gioire. Dietro alla Juventus c’è un campionato: si corre per il secondo posto e l’Inter, battendo il Napoli, riaccende la volata: 1-0, azzurri ora a più cinque dai nerazzurri, ma anche a -9 della Juve, con Koulibaly e Insigne espulsi in un finale infuocato, nel quale anche Callejon s’incendia prima del rientro negli spogliatoi, inveendo contro l’arbitro Mazzoleni.

SORPRESE INIZIALI — Icardi prova subito ad accedere San Siro, calciando in porta da centrocampo al fischio di inizio e centrando la traversa, con Meret comunque sulla traiettoria. L’Inter sembra subito in partita, mentre il Napoli fatica a prendere le misure. Politano all’8’ spara alto al volo e due minuti dopo – sul versante opposto – è Milik a calciare alle stelle da posizione defilata. La prima parata la fa Handanovic (16’) respingendo in tuffo un tiro a giro di Insigne. Ma resta un isolato tentativo azzurro, perché nel primo tempo è l’Inter a gestire tempi di gioco e palla. Ancelotti a sorpresa aveva azzardato Callejon terzino, piazzando Fabian Ruiz e Zielinski esterni della mediana. Ma il nuovo progetto tattico è andato presto in affanno e complice l’infortunio di Hamsik (guaio muscolare al 24’) Carletto ha risistemato la difesa inserendo Maksimovic e avanzando Callejon nel suo ruolo naturale.

SPEAKER E VAR — Al 30’ lo speaker interviene frenando i cori inneggianti al Vesuvio, evitando così che Mazzoleni possa interrompere la gara. E un minuto dopo l’Inter trova anche il gol con un diagonale mancino di Perisic che però è in offside, come conferma poi anche la Var. Al 43’ l’occasionissima per l’Inter capita sui piedi di Icardi, che dopo un paio di rimpalli in area salta anche Meret ma calcia debolmente, esaltando la scivolata provvidenziale sulla linea di Koulibaly.

ROSSO DI RABBIA — L’avvio di ripresa è più equilibrato, anche se la partita stenta ad accendersi. La prima conclusione nello specchio è di Callejon (21’), ma Handa è ancora attento a respingere. Nell’area avversaria è provvidenziale ancora una volta Koulibaly (24’) che in scivolata intercetta un cross basso di Perisic nell’area piccola, destinato a Icardi. Ma l’episodio chiave della gara di Koulibaly avviene al 35’, quando il gigante della difesa napoletana ferma Politano (beccandosi il giallo) e poi viene sommerso dai "buuuu" della curva Nord. Il franco-senegalese reagisce con un applauso, non chiaro se rivolto a Mazzoleni per il giallo o al pubblico per i cori razzisti. E l’arbitro lo espelle. I giocatori del Napoli protestano con il direttore di gara, Icardi prova a consolare il difensore rivale, con scarsi risultati.

LAMPO PARTITA — Si torna a giocare, Spalletti inserisce Lautaro per provare a vincere e l’Inter sfiora subito il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Icardi sale in cielo ma Meret vola alla sua destra e salva il Napoli. Ma in inferiorità numerica è il Napoli ad avere la palla gol più clamorosa del match. Ripartenza fulminea Fabian Ruiz-Mertens, sul cross del belga Handanovic respinge male ma poi si supera sulla conclusione di Insigne, la palla resta lì e Zielinski calcia di potenza, ma Asamoah compie il miracolo sulla linea. Finita qui? Macché, in pieno recupero la svolta, con la zampata di Lautaro che manda in estasi San Siro mentre Insigne perde la testa e si fa cacciare. L’Inter vince, consolida il terzo posto e accorcia sul Napoli. E la Juve, anche quando non vince, allunga in vetta.

Vincenzo D'Angelo

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/12/2018 23:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
SERIE A 2018/2019 18ª Giornata (18ª di Andata)

26/12/2018
Frosinone - Milan 0-0
Atalanta - Juventus 2-2
Bologna - Lazio 0-2
Cagliari - Genoa 1-0
Fiorentina - Parma 0-1
Sampdoria - Chievo 2-0
Roma - Sassuolo 3-0
Spal - Udinese 0-0
Torino - Empoli 3-0
Inter - Napoli 1-0

Classifica
1) Juventus punti 50;
2) Napoli punti 41;
3) Inter punti 36;
4) Lazio punti 31;
5) Sampdoria punti 29;
6) Milan punti 28;
7) Roma punti 27;
8) Torino punti 26;
9) Atalanta, Fiorentina, Sassuolo e Parma punti 25;
13) Cagliari punti 20;
14) Genoa punti 19;
15) Spal punti 17;
16) Empoli punti 16;
17) Udinese punti 15;
18) Bologna punti 13;
19) Frosinone punti 10;
20) Chievo(-3) punti 5.

(-3) Il Chievo sconta la penalizzazione per la sentenza del Tribunale della Federcalcio.

(gazzetta.it)
26/12/2018 23:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Juventus-Sampdoria 2-1: doppietta di Cristiano Ronaldo e gol di Quagliarella

I bianconeri stabiliscono il record di punti nel girone d’andata grazie a una doppietta del portoghese.
In mezzo, la nona rete in 8 gare di Quagliarella. Al 93' annullato con la Var il pari blucerchiato



Battere la Sampdoria e chiudere il girone d’andata senza sconfitte e con il record di punti (53): fatto. Superare i 100 punti nell’anno solare: fatto. Conquistare la vetta della classifica dei marcatori (in attesa della risposta di Piatek): fatto. La Juventus saluta l’anno che se ne va nell’unico modo che conosce, vincendo, ma non senza preoccupazioni e brividi, soprattutto nel finale. La statuetta del migliore va, neanche a dirlo, a Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta, ma l’altra protagonista del match di mezzogiorno è la Var, che assegna un rigore per parte e nel recupero annulla la rete del 2-2 doriano.

VANTAGGIO E VAR — Quando sembrava tutto facile, improvvisamente il pomeriggio bianconero è diventato complicato. Facile perché la Juventus era andata in vantaggio quando ancora i ritardatari dello Stadium stavano cercando posto: dopo due minuti ottima apertura di De Sciglio da destra, che a forza di giocare al posto suo si sta sempre più cancelizzando, stop, qualche passo palla al piede e destro di Cristiano Ronaldo. Col gol la partita s’addormenta, perché la Signora si sente al sicuro e non affonda, la Sampdoria fa un buon giro palla ma fatica ad arrivare davanti alla porta. Così i padroni di casa commettono l’errore di controllare senza spingere e una decina minuti prima dell’intervallo vengono puniti. Decide la Var, cui l’arbitro ai rivolge dopo un corner blucerchiato: spiazzata di testa di Emre Can su angolo di Caprari e salvataggio di Alex Sandro, per Valeri però il tocco di braccio dello juventino è sospetto. Rigore (generoso) assegnato dalla tecnologia è trasformato dall’ex Quagliarella, applaudito dai tifosi della Juve nel pre partita ma fischiato quando si è presentato sul dischetto.

RADDOPPIO E BRIVIDI FINALI — La Samp prende fiducia e cresce, la squadra di Allegri però sfiora il 2-0 con Dybala prima dell’intervallo e poi rientra nella ripresa con la smania del raddoppio, che trova dopo venti minuti: altro episodio dubbio e altro intervento della Var, che stavolta premia la Juve per fallo di mano in area di Ferrari. Altro penalty generoso su cui Audero non può nulla: dopo due grandi parate su Matuidi e in particolare CR7 (gran botta da 25 metri deviata sulla traversa), il portierino di proprietà bianconera s’arrende al destro centrale ma potente dal dischetto di Ronaldo. Partita chiusa? Macché. La Juventus inserisce forze fresche con Bernardeschi (al rientro dall’infortunio) e Douglas Costa, ma commette di nuovo lo stesso errore: non capitalizza e si rilassa nel finale, come era accaduto col Manchester, e prende gol nel recupero. La Samp ha il pregio di non arrendersi, oltre a giocare bene, e con il sinistro nell’angolino di Saponara trova il 2-2 al 92’, ma l’arbitro dopo consultazione con la Var annulla per fuorigioco. Il famoso “fiuu” di Allegri in questo caso ci sta benissimo: pericolo scampato e tutti i record salvi.

Fabiana Della Valle

Fonte: Gazzetta dello Sport
29/12/2018 16:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Chievo-Frosinone 1-0: Giaccherini in gol su punizione

I veronesi guadagnano 3 punti fondamentali in chiave salvezza e la prima vittoria in campionato, ma restano ultimi



Il Chievo batte il Frosinone per 1-0. Una magia di Giaccherini su punizione regala ai veronesi la prima vittoria in questo campionato. Il colpo che getta nello sconforto il Frosinone arriva nell'ultimo quarto d'ora di una gara noiosissima per 45' e poi piena di colpi di scena dopo l'intervallo. A partire dalla doppia ammonizione (13') di Capuano maturata di fatto nella stessa azione: trattenuto prima Hetemaj (con Rocchi che vede ma fa proseguire per il vantaggio) e poi steso da dietro De Paoli che stava entrando in area da destra. Ora la banda Di Carlo è a -2 della penultima (il Frosinone appunto), la salvezza resta sicuramente un miraggio, ma il pieno di entusiasmo di questo pomeriggio servirà a ripartire con obiettivi comunque concreti dopo la sosta.

CHIEVO CON QUALITA' — Di Carlo va di artiglieria pesante e qualità dalla metà campo in avanti: Djordjevic affianca Pellissier, da trequartista agisce Birsa, mentre Giaccherini gioca da interno di centrocampo. Dall'altra parte, Baroni si schiera col 3-5-2: c'è Pinamonti in attacco a fare coppia con Ciano; largo a destra tocca a Ghiglione (Zampano in panchina). Primo tempo con una sola vera emozione: angolo da sinistra di Birsa e incornata vincente sul primo palo di Pellissier: Rocchi prima convalida, poi via Var pesca in fuorigioco Radovanovic a contatto con Sportiello. Prima e dopo, il nulla, su entrambi i fronti. Il Frosinone tira solo da lontanissimo: fuori misura le conclusioni di Beghetto, Pinamonti e Salamon. Fra i ciociari, poco ispirato Ciano, centrocampo che non dà mai qualità e Pinamonti costretto a giocare solo palle sporche. Un pochino meglio il Chievo, con Birsa che si accende a sprazzi e il solito Pellissier che a un certo punto prova una "quagliarellata": bomba da oltre 40 metri che però finisce alta.

MIRACOLO SORRENTINO — La gara si accende dopo l'intervallo. Al 5', centro basso di De Paoli e destro di prima di Djordjevic: bene Sportiello a terra. Tre minuti dopo Ciano sfonda a sinistra, gran diagonale e palla di poco alta. Al 10', miracolo di Sorrentino: strepitosa la respinta sul colpo di testa ravvicinato dI Chibsah. Poi, come detto, arriva l'incredibile "rosso" a Capuano, e il Chievo alza il baricentro. Vanno vicino al gol Pellissier e Stepinski (ottimo impatto al posto di Djordjevic), quindi a decidere la gara è la punizione dal limite di Giaccherini. Ci prova fino alla fine il Frosinone, l'ultima occasione la firma Ciano: sinistro a girare che Sorrentino blocca in sicurezza.

Mirko Graziano

Fonte: Gazzetta dello Sport
29/12/2018 23:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Empoli-Inter 0-1: Keita decide nella ripresa

Primo tempo complicato, i cambi rivitalizzano i nerazzurri
che sbloccano il match con l’ex Lazio (partito titolare).
Quarta sconfitta consecutiva per Iachini



Non bella ma di nuovo vincente in trasferta. Ed è questo quello che conta. L’Inter passa ad Empoli per 0-1 (GUARDA IL TABELLINO DELLA PARTITA) soffrendo per oltre 70 minuti e va in vacanza rafforzando il terzo posto grazie a Keita Balde, che ridà quei tre punti che lontano da San Siro mancavano da 4 partite. Nella settimana più difficile per i buu a Koulibaly, gli incidenti tra ultrà prima della sfida col Napoli (con la morte di Daniele Belardinelli, tifoso del Varese gemellato con i nerazzurri) e senza il tifo della curva, chiusa per motivi di ordine pubblico dal prefetto di Firenze, i nerazzurri giocano un primo tempo compassato, a ritmi bassissimi, e vengono fuori solo a ripresa inoltrata, dopo gli innesti riparatori di Nainggolan e Lautaro, che non fanno niente di eccezionale ma in qualche modo danno la scossa. L’Empoli, invece, continua il momentaccio, pur non demeritando e mettendo pressione ad Handanovic sino alla fine: 4 k.o. di fila per Iachini, 11 gol subiti nel poker di sconfitte e una classifica che comincia a far paura.

LENTEZZA — Basta guardare il tabellino per capire che il primo tempo è pochissima cosa: il primo tiro nerazzurro, di Politano, arriva al 29’; il primo angolo al 31’. Si corre poco e l’Inter non affonda mai. In 38’, invece, l’Empoli perde due uomini per problemi muscolari: al 21’ esce La Gumina, poi tocca a capitan Pasqual, fin lì uno dei migliori sulla fascia sinistra. Più elettrico il secondo tempo, con il primo brivido che arriva dopo 20 secondi: Traore serve Zajc in profondità, Handanovic lo stoppa. Al 2’ gol annullato a Keita, che sul cross di Borja Valero è in fuorigioco (come conferma anche la Var). All’11’ Spalletti prova a dare la scossa e si gioca la carta Nainggolan. Il belga, al rientro dopo la “squalifica” del club per motivi disciplinari, prende il posto di uno spento Vecino: i nerazzurri passano al 4-2-3-1 e il Ninja dimostra subito di avere grande voglia e più idee dell’uruguaiano. Al 21’ riecco Zajc da lontano: Handa para senza problemi. Poi ecco che arriva il momento di Lautaro, eroe contro il Napoli all’ultima curva. Al 26’ l’Inter è pericolosissima: De Vrij mette in mezzo, proprio Lautaro va di tacco da vicino ma Provedel para. Sono le prove generali del vantaggio, perché al 27’ c’è il gol: Vrsaljko crossa da destra e il destro di Keita si infila nell’angolino basso per l’1-0, quarto gol stagionale del senegalese.

SOFFERENZA — L’Inter respira ma come già successo altre volte non chiude i conti e rischia la rimonta (come nell’ultima trasferta, in casa Chievo). Al 40’ arrivano due occasioni di fila: prima spreca Politano, poi è bravo Provedel su Icardi servito da Nainggolan. L’Empoli è vivo: al 41’ Zajc, uno dei più bravi insieme con Traore, comincia l’azione, si fa tutto il campo e dentro l’area tira a lato. È un sussulto, l’ultimo. E l’Inter si tiene stretta i tre punti.

Carlo Angioni

Fonte: Gazzetta dello Sport
29/12/2018 23:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Serie A, Genoa-Fiorentina 0-0: Prandelli frena la Viola

I toscani non vanno oltre il pari a Marassi perdendo punti preziosi in ottica Europa.
Al 68' la Var nega un rigore su un tocco di mano di Veloso, espulso Pioli per proteste



Zero a zero, ma che divertimento. Finisce in parità la sfida fra Genoa e Fiorentina, sfortunata per i due legni colpiti: rossoblù con la novità Rolon in regia nella consueta mediana a cinque. Nella Fiorentina, Pioli schiera Laurini sulla fascia destra, accentrando la posizione di Milenkovic. Gli ospiti partono a gran ritmo e dopo 50” Simeone di testa manda il pallone a lato, nella prima di una lunga serie di occasioni per la Viola. Efficace il gioco degli ospiti a centrocampo, mentre il Genoa cerca la profondità sulle corsie laterali, dove soltanto Lazovic a sinistra crea qualche pericolo. Molto impreciso, invece, nel primo tempo, Romulo a destra. Poco spazio a disposizione di Piatek e Kouame in avanti: Pezzella è quasi perfetto in copertura. Poche le occasioni da gol nel primo tempo, ma tutte a favore della Fiorentina. Al 17’ Radu para a terra un diagonale basso insidioso di Chiesa, poi chiude su Edimilson e si salva (40’) grazie al palo sulla conclusione a botta sicura di Mirallas.

SFIDA RADU-CHIESA — In avvio di ripresa (2’) il Genoa non concretizza una buona opportunità con Bessa, ma la gara stenta a decollare. All’11’ Chiesa calcia alto dal limite dell’area, ma un minuto dopo su cross dalla sinistra di Veretout, Chiesa calcia un diagonale violentissimo che sbatte sul palo alla destra di Radu. Al 14’, ancora il portiere rossoblù si oppone all’attaccante viola. Poi al 23’ l’episodio più discusso della gara: Biraghi ammonito per proteste dopo che l’arbitro ha fermato il gioco in seguito a un presunto fallo di mano in area del Genoa da parte di Veloso. La Var chiarisce il dubbio, il gioco riparte, ma Pioli viene espulso per proteste. Subito dopo, il giallo a Piatek (ammonito), già diffidato, che salterà la partita con il Milan alla ripresa del campionato. E proprio il polacco cresce nel finale: al 32’ impegna Lafont in angolo di testa, nella migliore occasione per il Genoa nel secondo tempo. Finale caldo, con l’arbitro che richiama Pioli, all’ingresso del tunnel degli spogliatoi, che continua a dare indicazioni alla squadra. Al 49’, ancora una clamorosa palla-gol per Piatek, il cui tiro ribattuto dalla difesa viola finisce in angolo.

Filippo Grimaldi

Fonte: Gazzetta dello Sport
29/12/2018 23:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 105.053
Post: 8.248
Sesso: Maschile
Maestro del B-side
Serie A, Lazio-Torino 1-1: Milinkovic risponde a Belotti

Partita nervosa all'Olimpico, con le espulsioni nel finale per Marusic e Meité.
Due legni colpiti da De Silvestri



La Lazio non riesce a infilare la terza vittoria di fila e anzi deve soffrire per riagganciare la partita dopo il vantaggio del Torino a fine primo tempo con un rigore di Belotti che accende le proteste dei biancocelesti. Il pareggio arriva nella ripresa con un giocata capolavoro di Milinkovic e sigilla il risultato già al 17’, pur se l'incontro resta vivo in tutte le sue emozioni e tensioni sino alla fine (due espulsi). La Lazio consolida il quarto posto, mentre il Torino, che impreca per i due legni colpiti da De Silvestri, chiude il girone d’andata con l’imbattibilità esterna. A Roma, decimo risultato utile di fila fuori casa per i granata: non accadeva dal campionato 1953-54.

BELOTTI DI RIGORE — Inzaghi conferma la Lazio versione fantasia delle due gare precedenti. In campo dal via Milinkovic, Luis Alberto e Correa. Rispetto alla partita di Bologna rientrano Parolo, che va in regia (Leiva a rifiatare in panchina) e Immobile. Risolto il rebus tra i pali del Torino: Sirigu ha recuperato e ritrova il suo posto dopo due gare. Mazzarri ritocca difesa e centrocampo con i ritorni da titolari di Djidji, Meité e Ansaldi. In avanti la coppia Belotti-Iago Falque: Zaza parte dalla panchina. Prima della gara capitan Lulic premiato dal presidente Lotito per le 300 gare in biancoceleste: traguardo centrato nella trasferta di Bologna. La Lazio si fionda all’attacco: al 3’ Ansaldi rischia con un intervento su Marusic in area. Al 7’ ancora Marusic in evidenza: traversone che non viene però agganciato da Correa. Ma è il Torino a sfiorare il gol al 16’: traversa su colpo di testa dell’ex De Silvestri. Replica laziale: botta di Immobile dalla distanza deviata in angolo. Inzaghi sposta il baricentro in avanti: Luis Alberto e Milinkovic affiancano Correa nella trequarti. Ritmi serrati. Il Torino ribatte: al 22’ ancora De Silvestri al tiro, para Strakosha. Che due minuti si oppone a un tentativo dalla distanza di Ansaldi. Al 25’ è pronto Sirigu con un gran parata su un tocco ravvicinato di Immobile. Squadre molto guardinghe: la Lazio non riesce ad attivare i consueti sbocchi della propria manovra. Il Torino insiste col suo fraseggio articolato a tutto campo. Al 42’ assist delizioso di Luis Alberto con una spallata per Immobile: pallonetto di poco a lato. Finale di tempo ad alta tensione. Irrati concede un rigore al Toro dopo una trattenuta di Marusic su Belotti. Vibranti le proteste laziali. Al 48’ dal dischetto Belotti sigla il vantaggio granata col suo settimo gol in campionato.

RISPONDE MILINKOVIC — Nella ripresa la Lazio si lancia subito all’attacco. Al 6’, prima sostituzione della partita: Mazzarri fa entrare Moretti al posto dell’infortunato Izzo. All’11’ scatto bruciante di Immobile, fermato da Djiji. Inzaghi rimescola la Lazio: al 12’ esce Radu ed entra Leiva, passando a un 4-4-2 molto duttile. Al 15,’ incredibile occasione sciupata dal Torino: svarione difensivo dei biancocelesti, De Silvestri sbuca davanti a Strakosha e calcia alto. Ma al 17’ la Lazio riprende la partita con una prodezza di Milinkovic: botta angolata dai 20 metri su assist di Leiva. Al 18’, Inzaghi ripristina la difesa a tre con l’ingresso di Wallace per Correa. Al 20’, colpo di Immobile murato da Nkoulou. Che fa scudo pure sui successivi tentativi di Milinkovic e di Luis Alberto. Al 26’ Mazzarri avvicenda Baselli con Lukic. Proteste laziali per un intervento in area su Acerbi da parte di Meité. Che tre minuti dopo, su un ribaltamento di fronte, non sfrutta una chance per andare a rete. Al 37’ Luiz Felipe devia in angolo su una parabola di De Silvestri. Moretti si ferma per problemi muscolari: entra Lyanco. Un altro legno per De Silvestri che al 39’ di testa colpisce il palo. Inzaghi inserisce Caicedo al posto di Luis Alberto. La Lazio resta in dieci: espulsione diretta per Marusic per proteste dopo un fallo su Belotti. Anche il Torino con un uomo in meno: Espulso Meité causa una manata ad Acerbi. Lazio all’assalto nei tre minuti di recupero. Ma il Toro resiste e la sfida dell’Olimpico si chiude sull’1-1.

Nicola Berardino

Fonte: Gazzetta dello Sport
29/12/2018 23:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
Campionato di calcio Serie A stagione 2021/2022 (quello dei Campioni d'Europa) (424 messaggi, agg.: 25/05/2022 13:28)
Campionato di calcio Serie A stagione 2019/2020 (423 messaggi, agg.: 02/08/2020 23:36)
Campionato di calcio Serie A stagione 2020/2021 (436 messaggi, agg.: 27/05/2021 00:19)

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Versione 3.0 - Realizzata da Simpatia Osè - Risoluzione consigliata 1024x768